HELEVEN MEDUSA’S LOVE STORY

HELEVEN MEDUSAS LOVE STORY (Art Gates Record, 2019)

Un esordio graffiante ed oscuro per il combo di Granada

 

Genere: Grunge metal, Alternative metal, Melodic metal

Voto: 7,5/10

Quando un disco si apre con una traccia potente e diretta, che va subito al punto senza perdersi in inutili circonvenzioni, è sempre un segno che va interpretato. Può darsi che sia quanto di meglio la band abbia da offrire, schierato in prima fila sperando di lasciare un segno che possa redimere un album prescindibile; oppure è un anticipo di quanto sta ancora per arrivare, e in questo caso la faccenda si fa decisamente interessante. Medusas Love Story, loscuro e tagliente esordio degli spagnoli Heleven, si inquadra senza ombra di dubbio nella seconda fattispecie. Something New è un manifesto dintenti poderoso ed elegante con il quale il combo di Granada apre le ostilità in maniera impeccabile. La voce profonda e incisiva di Higinio Ruiz colora un brano costruito accuratamente come un congegno svizzero, la cui cronometrica precisione è assicurata da una sezione ritmica incredibilmente compatta: Kike Martín al basso e Matías Famá alla batteria spazzano il terreno come due cecchini mentre i riff secchi e calibrati dello stesso Ruiz e di Álvaro Castilla alla chitarra rifiniscono il lavoro, assicurandosi di non lasciare sul campo alcun superstite. Ma il bello deve ancora venire: gli Heleven non sono una one hit wonder, e lo dimostrano ampiamente con brani come Waterfall e Come to Life che manderanno piacevolmente fuori scala il vostro amplificatore. Ma anche nei pezzi dal piglio più aggressivo, come lepica Titans and Gods o la bellissima Suffering is Gone (il cui riff roccioso non sfigurerebbe in un pezzo dei Ministry o degli Slayer) lincredibile perizia tecnica dei nostri è coniugata costantemente con unattenzione molto di mestiere verso laspetto melodico, il cui impianto risulta saldissimo in tutto il lavoro: lepitome di questa cura la ritroviamo nella struggente Last Chance nonché nellariosa Loves no End che chiude lalbum su una nota classy e datmosfera. Impossibile non notare la produzione: ottimo il lavoro svolto dai ragazzi dello studio 3 Monkys di Granada, al quale si è voluto aggiungere il tocco inimitabile e impeccabilmente professionale di Jacob Hansen e del suo Hansen Studios, uno dei producers e mastering engineers più apprezzati in Europa.

 

TRACKLIST:

1) Something new

2) Ghost of Me

3) Waterfalls

4) Last Chance

5) Above the Sky

6) Solitude (and Desolation)

7) Titans and Gods

8) Come to Life

9) Suffering is Gone

10) Loves no End

 

Line-Up:

Higinio Ruiz Voce e Chitarra

Álvaro Castilla - Chitarra

Kike Martín - Basso

Matías Famá - Batteria

Sul Web: https://www.facebook.com/H11band/

Articolo di : Karl Eisenmann