NILE - 20 SETTEMBRE 2019 - ROMA
NILE - ROMA, LARGO VENUE 20 SETTEMBRE 2019
Trame complesse,brutali ed efferate...tasso tecnico direttamente proporzionale a quello emozionale...I faraoni sono tornati!
Puntuali alle 22:45 i NILE sono saliti sul palco del LARGO VENUE e inesorabilmente hanno scatenato il loro inferno egizio sui tanti presenti.
Nuova formazione con Sanders e Kingsland alle chitarre e voci, Brad Parris basso e voce e il mostro sacro George Kollias alla batteria.
Attesissimi come sempre nella città eterna, i NILE si sono presentati in forma smagliante eseguendo una scaletta che ha abbracciato quasi per intero la loro discografia, inclusi tre nuovi brani che faranno parte del nuovo album VILE NILOTIC RITES in uscita su NUCLEAR BLAST il prossimo 1 novembre.
Partenza col botto con ‘Sacrifice Unto Sebek’, che ha il potere di scatenare subito l'inferno con il suo chorus ‘Tua Ashemu‘ cantato a gran voce da tutto il pubblico, e via via, fra classici ed inediti , Sanders e soci hanno dimostrano ancora una volta di essere una delle più importanti ed uniche death metal band dei nostri tempi.
Immancabile ‘Kafir’, con il pubblico romano a cantare a squarciagola “‘There is no God but God”, così come travolgenti ‘Call to Destruction’ e The Fiends Who Come to Steal the Magick of the Deceased, singoli di 'What Should Not Be Unearthed' e ‘At the Gate of Sethu’, che hanno messo in mostra la precisione, la compatezza e la forza dei NILE, oltre ad evidenziare la quasi sovrumanità di George Kollias, batterista infinito.
Tre gli inediti presentati dalla band, fra cui ‘Long Shadows of Dread’ primo singolo e video estratto da VILE NILOTIC RITES, che il pubblico ha dimostrato di apprezzare e conoscere alla perfezione, e una chicca dal primo album ‘The Howling of the Jinn’, con un Sanders carichissimo e sorridente a dimenarsi e sbracciarsi per coinvolgere il pubblico.
Chiusura con tre classici: la devastante Sarcophagus, l’anthemica 4th Arra of Dagon, altra epica occasione per il coinvolgimento di tutta la sala, che ha urlato ‘arra arra arra, dagon dagon dagon’ regalando grande soddisfazione a Sanders e compagni, e l’immancabile e richiestissima ‘Black Seeds of Vengeance’, finale col botto e pubblico romano in tripudio.
Una serata fantastica, un carrozzone Death Metal assolutamente all’altezza delle aspettative. Ottime le band d’apertura, Omophagia, Vitriol e i leggendari Hate Eternal e semplicemte unici i maestri NILE. In poco più di un’ora hanno dato vita ad un’esibizione massiccia, tirata e come sempre impeccabile, che difficilmente dimenticheremo. Peccato per la mancanza in setlist di alcuni classici come ‘Cast Down The Heretic’ o ‘Papyrus containing…’, ma non si può avere tutto, speriamo soltanto di non dover aspettare troppo tempo prima di vederli di nuovo in azione qui a Roma.
Line-up:
Karl Sanders: Guitars, Vocals, Instrumentals
George Kollias: Drums
Brad Parris: Bass, Vocals
Brian Kingsland: Guitars, Vocals
Setlist:
Sacrifice Unto Sebek
The Blessed Dead
Kafir!
Call to Destruction
Long Shadows of Dread
In the Name of Amun
The Fiends Who Come to Steal the Magick of the Deceased
Vile Nilotic Rites
Snake Pit Mating Frenzy
The Howling of the Jinn
Sarcophagus
4th Arra of Dagon (Seconda parte)
Black Seeds of Vengeance
Articolo di: Mike Matty