INTERVISTA PARADISE LOST

INTERVISTA A GREG MACKINTOSH intervista di DANIELE PIETRINI

MELODY LANE ha avuto il piacere e l'onore di intervistare GREG MACKINTOSH, chitarrista fondatore dei leggendari PARADISE LOST. 
Greg ci ha svelato qualche curiosità riguardo il mondo dei PARADISE LOST e ci ha parlato del nuovo bellissimo album OBSIDIAN, in uscita il prossimo 15 Maggio su NUCLEAR BLAST. 
"...sembra proprio una biografia in musica della nostra band. E’ un riassunto della storia del nostro sound, ne raccoglie gli elementi più caratteristici e si inizia a percepire qualche nuovo elemento che credo svilupperemo in futuro..."
 

MELODY LANE: Parlando del sound di OBSIDIAN, possiamo dire che c’è un ritorno al passato per i PARADISE LOST, dopo il durissimo MEDUSA uno degli album più pesanti della vostra carriera. Cosa puoi dirci a riguardo? Forse il sound di MEDUSA era stato influenzato anche dai vostri side-projects come STRIGOI, VALLENFYRE e BLOODBATH?GREG MACKINTOSH: No non direi…E’ che avevamo proprio quell’idea, suonare più duri, più lenti, con il fuzzing delle chitarre molto accentuato, con il suono della batteria pesante e inquietante. Tutto è nato dal brano  BENEATH BROKEN EARTH che si trova sull’album precedente a MEDUSA, THE PLAGUE WITHIN.  Su quel brano abbiamo sperimentato questo suono più pesante e cupo e abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto sviluppare un intero album in quella direzione e così è nato MEDUSA. Quindi no, non direi che siamo stati influenzati dai nostri side-projects, avevamo proprio scelto di produrre un album in quel modo, ma non avevamo intenzione di  continuare in quella direzione. Volevamo fare un album in quel lo stile, con un sound death-doom. Ed ora, siamo tornati ad un sound più eclettico, più vario, il sound che ci ha sempre contraddistinto. 

MELODY LANE: Quali sono i brani di OBSIDIAN che pensi finiranno sicuramente nella prossima live setlist?
GREG MACKINTOSH: Chissà quando la pandemia finirà e quando potremo tornare in tour…Comunque credo che la opening-track, DARKER THOUGHTS sarà interessante da suonare live, perché è un brano particolare, la prima metà della canzone ha un sound che non abbiamo mai avuto fino ad oggi nei nostri album, qualcosa di completamente  nuovo per noi, mentre da metà in poi il sound diventa più PARADISE LOST style, quindi credo sarà interessante vedere la reazione dei fan…E poi direi  THE DEVIL EMBRACED,  è un brano interessante, ha diverse variazioni al suo interno, credo che sarà impegnativo suonarla dal vivo ma è un grande pezzo…

MELODY LANE: Personalmente ho trovato bellissima HOPE DIES YOUNG, secondo me potrebbe anche essere un ottimo singolo…
GREG MACKINTOSH:  Beh si anche HOPE DIES YOUNG potrebbe sicuramente finire nella setlist. Come dicevamo prima su quest’album siamo tornati ad un sound più eclettico, più vario. HOPE DIES YOUNG è una sorta di Goth-Style song, è una canzone che riflette la parte più gotica del nostro sound, quindi credo che piacerà molto ai fan  che amano e che seguono quel  tipo di sonorità. Comunque in genere, quando prepariamo la setlist per il tour, proviamo tutti i brani  del nuovo album e selezioniamo quelli che hanno una resa live migliore, quelli che hanno ‘ feeling’ , e quelli che sappiamo essere ‘fans-fovorite’.

MELODY LANE: Tu e NICK HOLMES siete i compositori principali della musica dei  PARADISE LOST, parlando del vostro song-writing  e del  vostro metodo compositivo , cosa puoi dirci a riguardo?
GREG MACKINTOSH: Il nostro processo di scrittura è sicuramente cambiato nel tempo, si è evoluto, se così si può dire. Inizialmente avevamo un approccio di scrittura molto tradizionale, in classico stile rock o metal. Scrivevo dei riff, a volte interi brani,su cui poi Nick sviluppava i testi. Adesso invece abbiamo uno stile diverso, un po’ fuori dagli schemi.  Scrivo dei piccoli frammenti di musica, piccole parti di pochi secondi, con vari  strumenti : può essere un arpeggio con l’acustica, un giro di basso o degli accordi di tastiera;  li invio a Nick, e gli chiedo di scriverci su qualche linea di canto, utilizzando voce pulita, falsetto, growl… insomma quello che gli viene in mente a seconda dell’ispirazione, utilizzando vari stili di voce. Dopodiché in base a quello che lui mi rimanda, inizio a costruire il brano.  E’ una sorta di puzzle, pian piano i tasselli si legano e il brano prende forma. In questo modo, negli ultimi anni, abbiamo raggiunto, secondo noi, dei risultati molto interessanti. E’ un metodo molto produttivo, alimenta la creatività…Sai ho un hard-disk  pieno di ‘versioni  alternative’  dei nostri brani. Per  OBSIDIAN ho cinque/sei  versioni alternative dei brani , tutte diverse da quelle che sono poi finite sull’album. E’ un modo di scrivere brani più semplice, che ci sta dando soddisfazioni  e riusciamo a completare i brani con più facilità, infatti OBSIDIAN è stato un album veloce da scrivere e registrare, circa sei o sette mesi. Io e Nick eravamo molto rilassati, sereni e abbiamo lavorato in tranquillità.

MELODY LANE: Quando preparate un album, arrivate in studio con il lavoro già completato o c’è una sorta di gioco di squadra con gli altri componenti della band? Partecipano anche loro alla stesura dei brani?
GREG MACKINTOSH:  Dunque quando arriviamo in studio il processo di scrittura è praticamente completato. Abbiamo sempre lavorato così  negli ultimi anni ed ha sempre funzionato. In passato, anche agli inizi, abbiamo provato a coinvolgere altre persone nel processo di scrittura, ma finiva che c’erano troppi  galli a cantare e si sa: troppi cuochi bruciano l’arrosto (risate). Il nostro sound stava peggiorando, non riuscivamo più a raggiungere il giusto ‘feeling’, la nostra  idea di PARADISE LOST sound. Comunque diciamo che quando arriviamo in studio il 95% del lavoro è stato preparato da me e Nick, è sempre stato così,forse perché abbiamo condiviso molto in passato, e siamo stati influenzati dalle stesse band e dagli stessi musicisti. Ma anche gli altri ragazzi nella band sono grandi  musicisti, in particolare STEPHEN EDMONDSON, che è un eccellente  bassista  e in studio fa sempre un ottimo lavoro,facendo sue le parti di basso e ri-scrivendole nel suo stile…   

MELODY LANE: Anni fa, per il live DRACONIAN TIMES MMXI avete utilizzato un tastierista/corista, mentre negli ultimi anni dal vivo vi siete affidati a delle backing-tracks. Cosa puoi dirci a riguardo e non pensi che le backing-tracks possano rendere lo show un po’  freddo e statico?
GREG MACKINTOSH:  In passato abbiamo avuto un tastierista/corista e forse in futuro potremmo riprovare l’esperimento, ma quel ragazzo di cui parli, MILTON EVANS, che era perfetto per noi, ed  è un nostro amico, adesso sta lavorando con gli Opeth e non so quando potrebbe riunirsi a noi. Poi sai noi suoniamo in tantissimi festival, con tante band, quindi  ci sono varie problematiche legate alla logistica, ai tecnici e ai soundcheck.  Le backing tracks non sono il massimo, a volte rendono lo show un po’ freddo, ma semplificano il lavoro…Comunque se in futuro troveremo ‘a right guy’   forse ritenteremo  l’esperimento, ne abbiamo parlato recentemente…

MELODY LANE: Anche perché il vostro sound è molto ricco, soprattutto per quanto riguarda le voci, avete diverse linee vocali e cori nello stesso brano quindi dal vivo ci sarebbe bisogno di un lavoro particolare immagino…
GREG MACKINTOSH: Beh non solo per quanto riguarda la voce ma anche per la chitarra. A volte su un brano incido due o tre parti diverse e poi dal vivo devo  scegliere quella che si adatta meglio o sicuramente quella più caratteristica.  I brani molto spesso vanno adattati, c’è del lavoro dietro. Di alcune song la ‘live version’  è obbligatoriamente diversa dalla studio version ,ma funzionano lo stesso anche se non è una copia fedele dell’originale in studio.

MELODY LANE: Se dovessi scegliere qualche band per andare in tour con i PARADISE LOST, con chi ti piacerebbe suonare? Quali  band potrebbero aiutarvi ad allargare ancora di più la vostra fan- base?
Io pensavo ai SOEN, che sono ovviamente  un gruppo prog-metal, ma che dal punto di vista del feeling e dell’introspezione dei testi  forse si possono un po’ associare a voi…GREG MACKINTOSH: Ah questa è una bella domanda! E sai che ti rispondo? Non saprei (risate). Non so, il nostro sound è particolare, siamo una band che suona nei festival  Indie-Goth e nei festival metal. Non abbiamo mai fatto parte di alcuna ‘big scene’, il nostro sound è trasversale. Quindi  non saprei…”we don’t  fit  very well ah ah” (risate)…E vado fiero di questa nostra unicità! Poi  da questo punto di  vista non sono molto bravo, non  riesco a capire bene cosa potrebbe piacere alla gente, o a quali fan di altre band potrebbe piacere la nostra musica… Ma veramente non saprei…Mi  hai fatto venire in mente che una volta rimasi spiazzato vedendo i TYPE OR NEGATIVE aprire ai MOTLEY CRUE! Erano  due band completamente diverse ah ah… Con i  Soen  siamo già stati in tour anni fa, credo fossero al loro primo album…

MELODY LANE: Tornando ad OBSIDIAN, cosa puoi dirci riguardo al titolo dell’album?
GREG MACKINTOSH:  La prima cosa che viene in mente, e ovviamente molti l’hanno pensato, è che OBSIDIAN, l’ossidiana, è una pietra vulcanica ‘nera’. Ma a parte la pietra vulcanica, è che ci piaceva anche la parola e il suono. Poi Nik ha scoperto che questa pietra  veniva utilizzata nella ritualistica, nel folclore europeo e nel  folclore inglese: con questa pietra venivano eseguiti vari rituali, veniva utilizzata come un talismano. Io invece ho letto un’antica leggenda, in cui si parlava di uno specchio di ossidiana…In quello specchio era possibile vedere il passato il presente  ed il futuro contemporaneamente, tutti nello stesso momento e l’ho trovato veramente interessante e molto attinente al nostro album, perché quando lo ascolto mi sembra proprio una biografia in musica della nostra band. E’ un riassunto della storia del nostro sound ,ne raccoglie gli elementi più caratteristici, e si inizia a percepire qualche nuovo elemento che credo svilupperemo in futuro. E questo è senza dubbio il motivo principale per cui abbiamo scelto questo titolo.

MELODY LANE: Invece per quanto riguarda i testi…Sappiamo che Nick è il compositore principale…Ti fidi ciecamente di lui (risate)? Qual è il working-method riguardo i testi?
GREG MACKINTOSH:  Lavoriamo sempre a stretto contatto durante la stesura di un album, quindi spesso gli faccio domande o do qualche suggerimento. Sicuramente discutiamo del  concept  che c’è alla base del  disco e del ‘feeling’ generale che vogliamo trasmettere. I nostri testi spesso hanno a  che fare con la tristezza, l’infelicità, il pessimismo,  ma le parole seguono sempre il  mood della musica. Per Medusa ad esempio, che è un album molto pesante e  violento, sono stati  scritti versi aggressivi , intrisi di nichilismo, mentre per il nuovo album, che ha un sound, come abbiamo detto prima, più eclettico, più emotivo e se vogliamo più melodico, abbiamo utilizzato testi più introspettivi, più profondi,che hanno a che fare con la nostalgia e la malinconia. Si riflette su come le nostre scelte del passato possano aver influenzato inevitabilmente le nostre vite  e il nostro presente. Si crea  tramite musica e versi una sorta di ‘retrospettiva’ della vita. In generale comunque Nick, quando compone, si fa trasportare dalla musica e al momento di scrivere traduce in versi  le immagini e i sentimenti che la musica stessa gli ha ispirato. Per esempio l’ultimo brano di OBSIDIAN, che si chiama RAVENGHAST, ha un inizio duro e solenne e Nick ci ha scritto su un testo che parla di una violenta battaglia;  ha detto è quello che ha ‘visto’ appena ha ascoltato la musica…

MELODY LANE: Ci sono dei brani rimasti fuori da OBSIDIAN che potrebbero essere utilizzati per il tuo side-project STRIGOI? O più in generale, ti capita mai di scrivere un brano per gli STRIGOI e poi invece di ‘spostarlo’ verso i  PARADISE LOST ?
GREG MACKINTOSH:  No, direi di no, sono stili troppo diversi. Come ti ho detto la musica per me è solo una questione di feeling. Emozioni e sentimenti  che mi guidano e che voglio esprimere e trasmettere. I PARADISE LOST sono emozionali, malinconici, contemplativi e introspettivi mentre gli STRIGOI sono molto diversi perché hanno a che fare con la depressione, l’aggressività e l’oscurità.
E’ questo il motivo per cui ho dei side-projects come gli STRIGOI e prima i VALLENFYRE, sono una valvola di sfogo dove posso canalizzare le mie canzoni e le mie emozioni  più violente  ed aggressive che noni si adattano, non si sposano, con la struttura e con lo stile tipico della musica dei PARADISE LOST.
Non voglio che l’inquietudine e l’aggressività degli STRIGOI si rifletta nel sound dei PARADISE LOST, quindi per  tornare alla tua domanda, ribadisco il no: non c’è alcun ‘mix’ fra le idee o i demo di STRIGOI  e PARADISE LOST, sono due entità separate. 

MELODY LANE: Greg siamo in chiusura, un messaggio per i nostri lettori…
GREG MACKINTOSH:  Ciao e grazie! Speriamo di vederci presto in tour!