INTERVISTA A TAVO

INTERVISTA A TAVO intervista di FABRIZIO IOZZO

MELODY LANE ha avuto il piacere di intervistare TAVO, il cantautore Alessandrino uno degli artisti emergenti più interessanti del panorama indie italiano
 

MELODY LANE: Ciao Francesco, benvenuto su MELODY LANE. Per prima cosa vorremo chiederti come e quando nasce il progetto musicale di TAVO.
TAVO: Ciao! Grazie a voi per questo spazio! Questo mio progetto tra virgolette solista nasce nel 2016 per caso. Prima suonavo già in altri progetti, ma solo come chitarrista. In uno di questi progetti ho fatto una bella gavetta, quasi quattrocento concerti in sei anni. Il bassista Lorenzo Chiesa con il quale già suonavo e suono tutt’oggi, a mia insaputa, ha deciso di iscrivermi ad un concorso musicale. Sapeva che avevo accantonato qualche brano inedito negli anni. Incredibilmente, senza neppure avere delle canzoni definitivamente pronte, ho vinto quel concorso. Il premio (dieci ore in uno studio registrazione) mi è servito per registrare delle “bozze” grazie alle quali ho incuriosito Rude Bobo Lazzarin produttore in Noize Hills Records. Etichetta/Famiglia con la quale tutt’oggi felicemente collaboro. Ed eccomi qui!

MELODY LANE: Senza voler offendere nessun tuo collega, ci sembra che la tua musica si diversifichi parecchio dal panorama pop/cantautorale indipendente italiano, sia come musica che come testi. Volevamo sapere, se hai qualche artista di riferimento che ha influenzato la tua formazione musicale.
TAVO: Grazie di cuore, per me è un grande complimento! Ho sempre ascoltato musica indipendentemente dal genere. L’unica catalogazione che faccio è: “mi piace”, “non mi piace”. Vengo da ascolti eterogenei, il cantautorato italiano, il pop, l’elettronica e, per colpa del conservatorio, pure il jazz. Nonostante ami molti artisti non ne venero nessuno. Perciò non ho mai detto: “vorrei fare musica come Tizio, Caio, …” (anche perché non ne sarei capace). Ho sempre voluto fare musica mia. Forse, ad oggi, questo è stato un bene.

MELODY LANE: Parliamo di Annabelle, il tuo ultimo singolo. La storia di questa bellissima canzone è veramente affascinante, quasi incredibile. Puoi raccontare ai nostri lettori come è nata questa canzone.
TAVO: Annabelle nasce da un ritrovamento molto particolare. Stavo facendo dei lavori di ristrutturazione quando, nell'intercapedine del muro, ho trovato una lettera risalente al 1850. In questa lettera un certo Ennio scrive alla sua Maddalena (divenuta poi “Annabelle” per ragioni di metrica). Ennio le scrive per esternare il suo amore verso di lei. La cosa particolare è che leggendo si scopre che Maddalena in realtà è sposata. Quindi sono due amanti dell’800. Aldilà della forma con cui è scritta la lettera, a livello di contenuto è molto attuale. L'amore, la paura e il desiderio viaggiano in modo immutato ed immutabile nel tempo. È una cosa molto romantica che mi ha ispirato a scriverci un testo. L'unica cosa che è cambiata dall'ottocento a oggi, credo sia il termine “amanti”. Infatti nell'ottocento ci si sposava ancora per convenienze sociali in matrimoni combinati, finendo poi per trovare l'amore vero altrove. Oggi invece il termine “amanti” viene attribuito ad una semplice trasgressione fine a se stessa.

MELODY LANE: …che rapporto hai con il passato e con i ricordi in generale?
TAVO: Sarò breve: Purtroppo ci sono tante cose tristi del mio passato che vorrei cambiare. Ma, conscio del fatto che non si può tornare indietro, tengo a ricordare ogni cosa per non sbagliare più e per recuperare la dove si può ancora recuperare.

MELODY LANE:  Il singolo Annabelle anticipa l’uscita di un nuovo album?
TAVO: Proprio ieri in etichetta abbiamo discusso di questa cosa. Non posso ancora “spoilerare”, ma in ballo c’è qualcosa di più di un semplice album. Sarà un bel percorso, diciamo “alternativo”!

MELODY LANE: Domanda di stretta attualità. Stiamo vedendo concerti rimandati od annullati, consigli più o meno scientifici ad evitare la vita sociale e posti di aggregazione. Tutte problematiche legate al COV-19. Per un artista che vive di palchi e di contatti con la gente come si vive questo momento storico?
TAVO: Se già prima suonare era un lavoro difficile, con il COV-19 è diventato un vero e proprio atto di fede. Non ci sono più certezze sul tour, sia per quanto riguarda gli eventi già definiti che quelli ancora da definirsi. Pure l’estate diventa un punto di domanda. Speriamo bene. Faccio intanto i miei dovuti scongiuri. L'unico lato positivo di questa quarantena sociale è che aumentano gli ascolti sulle piattaforme di streaming (Spotify, Apple Music, ecc…)

MELODY LANE: A proposito di concerti, come è il tuo rapporto con il live
TAVO: Suonare dal vivo è la cosa che più amo di questo mestiere. Se dipendesse da me, suonerei 365 giorni l’anno. In più questo è il primo tour nel quale ho la fortuna di avere alle spalle una vera e propria produzione. Sarà uno show a 360° e lo devo a tecnici audio e luci molto in gamba che curano gli spettacoli anche di artisti più grandi come quelli di Ermal Meta o Cristicchi.

MELODY LANE: sempre a proposito di live, con quale artista nazionale o internazionale ti piacerebbe dividere il palco o fare una collaborazione musicale
TAVO: Il primo che mi è venuto in mente a questa domanda è stato Francesco Motta. Credo che il suo sia stato lo spettacolo più bello che ho visto nel 2019 (e non solo). Amo ed invidio la sua ricercatezza sonora.

MELODY LANE: Salutandoti e ringraziandoti, volevamo chiederti se ci sarà, prossimamente,  qualche tuo concerto a Roma e se ci sono date in programma per la primavera/estate.
TAVO: Sì, ci sono programmi per i prossimi mesi. O meglio c’erano… cosi come era in programma il ritorno a Roma. Ma, ahimè, il Coronavirus sta facendo sold-out ovunque. Sicuramente vi aggiornerò o vedrete comparire il mio calendario date sui social e online alla fine della Peste.