INTERVISTA A MARCO MENDOZA

INTERVISTA A MARCO MENDOZA intervista di Daniele Pietrini
 
Melody Lane ha avuto il piacere di intervistare il leggendario MARCO MENDOZA, che in questi giorni è in tour in Europa per promuovere il suo ultimo album solista VIVA LA ROCK.
MENDOZA, che è stato bassista di band storiche come WHITESNAKE, THIN LIZZY, TED NUGENT e che ha da poco lasciato il supergruppo THE DEAD DAISIES, ci ha parlato della nascita del suo album, del tour che lo sta portando in giro per il mondo e del futuro del suo solo project.
Buona lettura!

MELODY LANE: Ciao Marco! Come sta andando il tour?
MARCO MENDOZA:Ciao a tutti!...Sta andando tutto alla grande, adesso ci troviamo in Russia. Domani suoneremo ad un ‘private party’ , poi andremo in Repubblica Ceca e poi in Italia. La tua Italia!

MELODY LANE: Stai promuovendo dal vivo il tuo ultimo lavoro solista “VIVA LA ROCK”, come sta reagendo il pubblico? E come stanno andando le serate?
MARCO MENDOZA: Al  momento molto bene, ci divertiamo molto, tanti fan vengono a salutarci e a fare festa con noi. Suoniamo 4/5 pezzi del nuovo album dal vivo e devo dire che la resa live è davvero ottima. Ovviamente poi completiamo la setlist con altri brani dei miei album solisti e con qualche cover dei gruppi storici in cui ho militato, dai Thin Lizzy a Ted Nugent…Insomma un concerto di vero rock…VIVA LA ROCK!

MELODY LANE: Raccontaci qualcosa riguardo al titolo VIVA LA ROCK e alla composizione dell’album…
MARCO MENDOZA: L’album è stato registrato in soli 12 giorni a Copenaghen, dove risiede SOREN ANDERSEN, il mio principale collaboratore, co-writer e co-producer. Soren è un grande chitarrista, ha lavorato per molti anni come chitarrista nella Glenn Hughes band e collabora anche con Mike Tramp, dei WHITE LION, anche lui è danese. Sull’album hanno suonato come special guests proprio Mike Tramp e anche l’ex THE DEAD DAISIES  Richard Fortus,  grande chitarrista, oggi entrato in pianta stabile nei GUNS N’ ROSES. Richard ha suonato su CHINATOWN , la cover dei THIN LIZZY. Riguardo al titolo, VIVA LA ROCK è una frase che credo si capisca un po’ in tutte le lingue ed è il mio motto. Lunga vita al rock! In questi  anni ho sentito e letto spesso in giro che il Rock è morto, ma non la vedo proprio così! Ho avuto modo di girare il mondo con le band con cui ho suonato,  Thin Lizzy, Whitesnake, The Dead Daisies…Sempre show incredibili, festival enormi, arene gremite. Come si fa  a dire che il rock è morto? Il rock è più vivo che mai! VIVA LA ROCK!

MELODY LANE: Quando è nato il disco? Eri ancora con i THE DEAD DAISIES giusto? Avevi da parte del materiale? Riuscivi a sentirti pienamente realizzato come compositore?
MARCO MENDOZA:  Non ci sono mai stati problemi nei THE DEAD DAISIES, tutti e cinque abbiamo sempre contribuito alla stesura dei brani, ma ho sempre idee che metto da parte come lo stesso Soren Andersen, che dal punto di vista compositivo è un autentico vulcano. Eravamo in pausa con THE DEAD DAISIES, e così mi sono concentrato sul mio disco. Ho trovato un accordo piuttosto rapidamente con l’etichetta danese MIGHTY MUSIC/Target, il lavoro in studio è filato liscio, eravamo in un autentico stato di grazia per quanto riguarda il song writing, insomma tutto è andato come doveva andare. Dal punto di vista fotografico ci ha dato una mano Irene Fittipaldi, una fotografa di Roma, molto brava.

MELODY LANE:Ma il fatto che tutto sia andato per il verso giusto con il tuo album, ha contribuito ad allontanarti dai THE DEAD DAISIES?
MARCO MENDOZA: …Mi stai chiedendo com’è andata?...Prima o poi dovevamo arrivarci…(risate)…Diciamo si  e no… Dunque i THE DEAD DAISIES sono una band molto impegnativa, abbiamo fatto vari album e continui tour, è una band che richiede un lavoro costante, ‘hard schedule’! Sai dopo anni diventa come una famiglia con alti e bassi e non siamo certo più ragazzini. John Corabi ha lasciato la band in maniera amichevole, nessun problema, ma era un po’ stanco, voleva passare più tempo a casa e lavorare un po’ di più sui suoi progetti. Per alcuni mesi il management ha cercato un sostituto, abbiamo provato un paio di cantanti ma non ha funzionato, non siamo riusciti a trovare ciò che volevamo. Nel frattempo ho ricevuto varie offerte per suonare con il mio progetto, il MARCO MENDOZA TRIO sia negli Stati Uniti che in Europa,  ho fatto tante interviste e abbiamo girato un paio di video, uno per la title-track ed uno per la ballad LEAH, che è dedicata a mia moglie…
Prima dell’estate il management dei THE DEAD DAISIES ha comunicato che Glenn era nella band, era disponibile. Grande scelta! Adoro e rispetto Glenn, sono un amico e fan. Pensa che proprio Soren Andersen, il mio principale collaboratore è stato il chitarrista di Glenn per molti anni e grazie a me! Ho presentato io Soren a Glenn, sembra quasi una grande famiglia. Inoltre sia io che Glenn abbiamo suonato sul nuovo disco di Soren “GUILTY PLEASURES”. Il fatto è che tutti conoscono Glenn, lui è un cantante/bassista , e secondo me è una scelta ottima per i THE DEAD DAISIES, perché può portare la band a fare un salto di qualità, può portare la band “ at the next level” e può portare nuovi fan al gruppo, nuovi rock fan potranno, grazie a Glenn, conoscere i THE DEAD DAISIES. Eravamo ad un punto in cui non puoi tornare indietro, serviva a ‘big name’…e Glenn lo è sicuramente. Quanto a me, mi è sembrata la cosa più giusta farmi da parte. Avevo la visione della situazione ben chiara, ‘ the bigger picture’, il quadro generale era ‘clear to everybody’.Da una parte il mio album, il mio progetto che stava e sta ingranando alla grande, dall’altra la scelta migliore, l’uomo giusto per i THE DEAD DAISIES. Possiamo proprio dire ‘everybody is happy’! E’ andata nel modo migliore per tutti.

MELODY LANE: Per quanto riguarda il tuo progetto solista, hai mai pensato di creare una vera e propria band, magari chiamarla proprio ‘MENDOZA’, scegliendo un cantante e altri membri fissi, permanenti…?
MARCO MENDOZA: …Beh ho qualcosa in mente, ma non al momento, ci sono alcune situazioni che sto valutando ma adesso voglio solo concentrarmi su quello che sto facendo, sul mio progetto.
Sono ad un punto della mia carriera in cui mi sento felice, vedi, posso proprio dire di essere dove voglio essere e questo è importante. Sono stato in tante band importanti ed essere un ‘tour artist’ è fantistico, ma creare la tua musica, le tue canzoni è il massimo. Vedere le persone cantare i tuoi testi ti da gioia ed un’energia incredibile. In questo momento è quello che voglio, registrare e suonare le ‘mie’ canzoni. Come ho detto prima, creativamente siamo in uno stato di grazia e ti do una piccola anticipazione: a maggio 2020 uscirà il mio nuovo album! In una band il cantante è un ruolo troppo importante, alla fine, in un modo o nell’altro, diventa inevitabilmente il ‘driver’ della situazione. Ecco, in questo momento, io voglio essere il ‘driver’, ho maturato tantissima esperienza in questi anni, in tour, in studio e anche per quanto riguarda la produzione. Voglio mettermi in gioco totalmente, in prima persona, portare il progetto più in alto possibile, al top delle mie possibilità, e poi vedremo cosa succederà …

MELODY LANE: Il nuovo disco uscirà sempre su Mighty Music? VIVA LA ROCK e anche il disco di SOREN ANDERSEN sono usciti per l’etichetta danese…
MARCO MENDOZA: Oh si, e adesso poi la MIGHTY MUSIC/TARGET GROUP ha unito le forze ed iniziato a collaborare con la SPV, è davvero una situazione interessante. Una cosa molto importante per me sarà la promozione prossimamente, perché sai, molte persone anche i fan che incontro in tour, non sanno che VIVA LA ROCK è il mio terzo lavoro solista. Il primo è stato LIVE FOR TOMORROW su Frontiers Records, poi CASA MENDOZA  su Mascot Records e infine VIVA LA ROCK di cui vado profondamente fiero. Mi conoscono come membro di band famose ma non la mia carriera solista, quindi da adesso la promozione sarà fondamentale per me.

MELODY LANE: In chiusura Marco, una curiosità, tu hai fatto parte anche di un’altra grande band, che oggi sta andando molto bene, i BLACK STAR RIDERS. Dopo il primo album hai lasciato il gruppo, come mai?
MARCO MENDOZA:  Beh, non è andata purtroppo molto bene. Diciamo che non era la mia strada, non mi sentivo a casa. All’inizio le cose funzionavamo ma poi mi sentivo al centro del progetto, ero un side-man. In quel periodo ricominciai a collaborare con Dolores O’Riordan dei Cranberries  ( R.I.P.) per il suo terzo album, avevo già suonato nei primi due.  Così decisi di lasciare la band, ‘the business was not right for me, not the best situation’.

MELODY LANE: Grazie Marco, sei stato gentilissimo! Un saluto per i nostri lettori …
MARCO MENDOZA:  Ciao Italia! Ci vediamo settimana prossima e VIVA LA ROCK!